L’istituto, selezionato dal Miur e dalla fondazione Falcone per un brano rap contro la fascinazione del denaro, si racconta a diregiovani.it

“Il nostro impegno è quello di seminare tra i ragazzi legalità sperando di raccoglierne i frutti. Perciò lavoriamo sin dalla primaria. E i risultati arrivano: abbiamo ancora contatti con nostri ex alunni che nelle loro scuole superiori hanno portato avanti questo impegno”. Così alla Dire Rosa Esposito, docente di educazione fisica all’istituto comprensivo di Mediglia, nel milanese, che dal 7 aprile 2018 porta il nome di Emanuela Loi, la poliziotta uccisa in servizio con il giudice Paolo Borsellino il 19 luglio 1992.

Insieme alla collega di lettere Maria Grazia Carchidi, docente di lettere, Rosa Esposito guiderà la delegazione di studenti che saliranno sulla ‘Nave della legalità’ il prossimo 23 maggio per l’evento nazionale ‘Palermo chiama Italia’ organizzato dal Miur e della Fondazione Falcone nel XXVII anniversario della strage di Capaci.

“Sono quasi otto anni che partecipiamo e prepariamo i ragazzi, sin dal primo anno, sui temi del rispetto delle regole e di volta in volta sul tema del concorso della fondazione Falcone– ha proseguito Esposito- Per quest’anno i ragazzi hanno lavorato sul tema del denaro e su come questo possa essere di attrazione a favore di una criminalità diciamo facile. Una classe terza del plesso di Mombretto ha poi inciso una canzone rap dal titolo ‘Giovani guerrieri’ in cui gli alunni riflettono proprio su questi concetti e hanno girato anche il video”.

Grazie al brano, la ‘Loi’ è stata selezionata tra i vincitori regionali per la seconda volta e invitata dall’ufficio scolastico regionale lombardo a partecipare anche agli appuntamenti milanesi del 23 maggio presso il liceo ‘Carducci’. “I ragazzi sono entusiasti, il nostro striscione è già pronto” ha concluso Rosa Esposito. 

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