L’impresa mafiosa è il tema attorno a cui ruoteranno gli interventi dei prestigiosi esperti e studiosi che si avvicenderanno nella presentazione dei loro innovativi risultati di ricerca.

“Uno dei massimi sforzi realizzati nell’università italiana”. Con queste parole il direttore della Summer School sull’impresa mafiosa, Nando dalla Chiesa, lunedì mattina ha salutato l’avvio dei lavori che dal 12 al 16 settembre vedranno occupata l’aula 3 della Facoltà di Scienze Politiche.

“Analizzare gli scenari  e i contesti in cui si stanno realizzando dinamiche preoccupanti, come sta avvenendo l’infiltrazione nell’economia, quali sono gli anticorpi” ed in ultima analisi “suggerire nuovi approcci e prospettive di studio” sono gli obiettivi di questo percorso formativo, che ha ottenuto patrocini importanti dal Comune di Milano, dalla Commissione Parlamentare Antimafia e da Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie. L’operazione Crimine-Infinito di un anno fa, ha argomentato  dalla Chiesa, “ha messo in rilievo la profondità della colonizzazione e l’alto tasso di omertà degli imprenditori” del nord, rendendo così “urgente un percorso di studio con i massimi esperti” della materia mafiosa.

“Promuovere una conoscenza seria, critica, non di parte in un paese che tende a rimuovere il problema”, è invece la riflessione con cui la Prof.ssa Ida Regalia – in funzione di vece del Preside Daniele Checchi, attualmente negli Stati Uniti per impegni accademici – ha dato il suo benvenuto ai partecipanti, prima di lasciare spazio al rapido saluto del Prof. Marco Maraffi, il direttore del Dipartimento di Studi Sociali e Politici che promuove la Summer School.

E’ un uditorio dalla composizione assolutamente eterogenea – una cinquantina di iscritti dalle più disparate storie professionali: insegnanti, giornalisti, amministratori, dirigenti, esponenti delle forze dell’ordine, studenti – quello che, infine, ha accolto il primo cittadino milanese, Giuliano Pisapia. Il sindaco – che si è detto “emozionato” perché “qui mi sono laureato” – ha sottolineato l’importanza che Scienze Politiche presti attenzione accademica al tema della criminalità organizzata. “Questa facoltà è diventata un punto di riferimento per i giovani della città”; proprio da qui, quindi, “e da Milano può partire la battaglia contro la criminalità organizzata”: una battaglia resa urgente e necessaria anche dal fatto che il capoluogo lombardo ospiterà l’Expo 2015, occasione ghiotta per “l’impresa mafiosa che qui proverà a svilupparsi”. Creare gli anticorpi e attivare sinergie tra tutte le forze di contrasto: questo è quanto il sindaco Pisapia ha definito come prioritario e come precondizione perché “Milano ricominci ad essere un punto di riferimento per l’economia sana”. “Aiutate questa giunta –  ha chiosato il primo cittadino – perché Milano torni vincente”.

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